Cosa sono i DPCM?

Da quando ha avuto inizio l’emergenza coronavirus, sentiamo spesso parlare di DPCM, ma cos’ e’ per l’esattezza?

E’ un provvedimento del Governo che è sempre esistito ma che, in questo particolare momento, sta trovando grande utilizzo, in particolare è un atto amministrativo emanato da un ministro nell’esercizio della sua funzione e nell’ambito delle materie di competenza del suo dicastero. Quando questo tipo di atto è emanato dal Presidente del Consiglio dei ministri prende la denominazione di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (d.P.C.m.)

Formalmente sono atti di secondo di grado, poiché nella gerarchia giuridico-istituzionale sono di rango inferiore rispetto alla legge; può coinvolgere uno o più Ministeri, e in quest’ultimo caso prende il nome di “decreto interministeriale”.

Attraverso la forma del decreto ministeriale possono essere poste tanto norme generali e astratte, quanto disposizioni particolari: nel primo caso un decreto ministeriale riveste natura di regolamento e costituisce quindi una fonte del diritto autonoma; nel secondo caso esso costituisce un mero atto amministrativo.

Il DPCM deve essere prescritto dalla legge, che ne determina i principi direttivi generali, e per la sua emanazione spesso vengono coinvolti esperti del settore, tecnici e studiosi della materia.

Ma che differenza c’ e’ tra DPCM e decreto legge ???

Le differenze tra il DPCM e il decreto legge sono molte, per quanto riguarda l’iter di formazione e discussione, le forze politiche coinvolte e l’efficacia.

I decreti ministeriali sono atti di contenuto particolare o astratto che, senza dubbio, hanno il merito di essere rapidi e quindi particolarmente adatti alle situazioni di emergenza, ma dall’altro lato non coinvolgono il Parlamento, e quindi sono espressione della volontà della sola maggioranza politica.

Invece il decreto legge assicura il dialogo e la collaborazione con l’opposizione, e, da questo punto di vista è più garantista rispetto ad un DPCM. Questo è il motivo per cui molte forze politiche si sono opposte all’utilizzo massivo dei decreti ministeriali con i quali il dialogo democratico è ridotto, se non azzerato all’opposto del decreto legge che invece, parte da un atto del Governo ma deve essere convertito in legge dal Parlamento entro 60 giorni, a pena di decadenza.Poiché presupposto del decreto legge, è una situazione estremamente urgente, come catastrofi naturali o epidemie, in questo momento storico sta rappresentando lo strumento più’ in voga per garantire tempestività ed efficacia.

Informazioni su Olga Izzo

Classe '82, Avvocato, Mediatore professionista, specializzata SSPL FEDERICO II di NAPOLI. Autrice, docente di  diritto e procedura civile - corso teorico e pratico per le scuole superiori nell’ambito del progetto ASL (alternanza scuola Lavoro) oltre che per enti privati per la preparazione all’esame di stato, formatore in materia di Contratti per lA wedding luxury accademy di Cira Lombardo. Esperta in anomalie bancarie e finanziarie, si occupa di contrattualistica societaria e trasformazioni. Fa parte dell’elenco speciale di avvocati della Coa di Nola aderente al  PROTOCOLLO DI INTESA ISTITUTIVO DEL SERVIZIO "SPAZIO ASCOLTO" e "ACCOGLIENZA VITTIME” per il diritto di famiglia.