Atti di bullismo: responsabili anche docenti , scuola e genitori .

Stop BULLI

Un tema delicato e quanto mai attuale riguarda gli atti di “ BULLISMO” nelle scuole , soprattutto , da anni proliferano sentenze sul punto . Partiamo dal 2018 allorquando il TRIB DI Roma Sezione XIII, sentenza 4 aprile 2018, n. 6919, si pronunciava contro un Istituto scolastico ritenuto responsabile (ex art. 2048 c.c.) per i fatti illeciti di ingiurie e minacce poste in essere da un alunno minore, nei confronti di un altro, durante l’orario delle lezioni, nonché per il fatto illecito integrante il reato di lesioni personali subito dalla persona offesa all’uscita della scuola, quale culmine del comportamento vessatorio posto in essere dal bullo per un certo periodo temporale, e da sempre a conoscenza dell’istituto. Per il Tribunale di Roma (Sezione XIII, sentenza 4 aprile 2018, n. 6919) la minore età dell’agente non può considerarsi un elemento scriminante in favore della scuola, bensì, al contrario, ne aggrava la responsabilità, trattandosi di un comportamento adottato in un momento particolarmente formativo della personalità del minore. Alla responsabilità della scuola il Tribunale ha affiancato quella dei genitori del bullo, condannando , in solido i genitori del bullo ed il MIUR, a pagare, in favore del minore danneggiato, a titolo di risarcimento del danno, la somma di Euro 12.331,55, oltre interessi e spese legali.

Ma negli anni il tema resta caldo e una pronuncia altrettanto interessante riguarda la recente Cassazione (sent. n. 4152 del 23.02.2019 )la quale ha stabilito che, anche qualora intervenga nel procedimento penale minorile il perdono giudiziale, il provvedimento che lo dispone accerta comunque la dinamica e la veridicita’ dei fatti.

Esso, pertanto, ben potra’ fondare una richiesta di risarcimento in sede civile.

Per l’appunto, la Corte di Cassazione ha riconosciuto la responsabilita’ dei genitori per “non aver educato in maniera adeguata al rispetto del prossimo il figlio minore”.

Nel caso di specie, l’adolescente aveva ottenuto il perdono giudiziale in sede penale, ma cio’ non aveva evitato ai genitori una condanna al risarcimento del danno in sede civile.

Il presupposto normativo e’ l’art 2048 codice civile, che prevede una responsbilita’ dei genitori per i figli minori in custodia, salvo che provino di non aver potuto evitare il fatto.

La Cassazione ha dunque argomentato che se si fosse impartita una educazione adeguata al rispetto del prossimo i genitori avrebbero potuto provare di aver tentato di evitare il comportamento illecito del figlio minore.

Questa sentenza rappresenta un vero e proprio traguardo per il viver civile , rammentando diritti e doveri anche nell’educazione dei figli a carico delle famiglie .

Informazioni su Olga Izzo

Classe '82, Avvocato, Mediatore professionista, specializzata SSPL FEDERICO II di NAPOLI. Autrice, docente di  diritto e procedura civile - corso teorico e pratico per le scuole superiori nell’ambito del progetto ASL (alternanza scuola Lavoro) oltre che per enti privati per la preparazione all’esame di stato, formatore in materia di Contratti per lA wedding luxury accademy di Cira Lombardo. Esperta in anomalie bancarie e finanziarie, si occupa di contrattualistica societaria e trasformazioni. Fa parte dell’elenco speciale di avvocati della Coa di Nola aderente al  PROTOCOLLO DI INTESA ISTITUTIVO DEL SERVIZIO "SPAZIO ASCOLTO" e "ACCOGLIENZA VITTIME” per il diritto di famiglia.