La Costituzione italiana, nel Titolo II, dedica alla famiglia gli ar- ticoli 29, 30 e 31.

SAREBBE opportuno che il nucleo familiare riuscisse a sopravvivere alle difficoltà che incontra, ma spesso risulta difficile tanto da decidere di interrompere la relazione sentimentale con conseguenze molto delicate sui figli.
Nella lunga esperienza sul tema ho imparato che quando parliamo di separazione, non possiamo, pertanto , far riferimento ai soli aspetti giuridici, poiché queste dinamiche rappresentano un cambiamento e un momento di difficoltà tanto per gli adulti che si separano, quanto per i figli, in particolare quelli di minore età, che inevitabilmente la subiscono.
La necessità di riorganizzazione, i contrasti, i cambiamenti, i problemi legati alla sfera economica possono distogliere l’attenzione dalle esigenze e dai diritti dei figli.
Per questo l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza ha realizzato la Carta dei diritti dei figli nella separazione dei genitori, che compie 2 anni, i cui principi fondanti sono ispirati alla Convenzione di New York e in particolare a quelli dell’ascolto e del superiore interesse dei minori.
Il principio di apertura recita “ I figli hanno il diritto di continuare ad amare ed essere amati da entrambi i genitori e di mantenere i loro affetti”
Scegliere di mettere al Primo posto l’interesse dei figli non e’ solo un principio ispiratore per i genitori , ma anche per i professionisti, in quanto abbiamo il dovere di muoverci in quest’ ottica allorquando ci troviamo a dover stigmatizzare regole e Patti che porranno le fondamenta del nuovo equilibrio pseudo familiare. Ricordandoci che” I figli hanno il diritto di continuare ad essere figli e di vivere la loro età” principio n 2.
La riflessione che mi e’ sorta riguarda quanto fino ad ora avessi ritenuto scontati questi principi … che invece si e’ reso necessario stigmatizzare in un corollario fitto che vi invito a considerare .